Ieri al CreativeCamp, Federico di Bolsoblog ha attirato l'attenzione, dei fotografi in particolare, sul punto di vista.
Non credo di tradire il suo pensiero se sintetizzo che nei Barcamp c'è un ambiente molto favorevole, tutti sono disponibili a farsi fotografare, ma l'opportunità spesso non sembra essere raccolta, perché in troppi scattano soltanto con l'idea di mostrare chi c'era, secondo un'idea documentaria un po' piatta, facilitata dal costo zero dello scatto digitale.
Nella sua esperienza di amatore, che si è formato ai tempi della pellicola, c'è sempre stata una tensione violenta, una vera e propria lotta, tra le opportunità di scatto offerte dalla realtà, e la necessità di pagare l'acquisto e lo sviluppo di tutta la pellicola usata.
La sintesi finale, raccontava Federico, mentre giustamente i suoi figli facevano di tutto per sottrargli l'attenzione della platea, è stata la scoperta di un luogo insieme particolare e parziale da cui riprendere: il punto di vista.
Mi trovo bene, ogni volta che nei barcamp incontro appassionati fotografi, a partecipare a discussioni intelligenti, dove saltano fuori idee di cui sono convinto non si possa fare a meno per migliorare l'uso del mezzo. Mi sento un po' come Alice nel paese delle meraviglie, perché fuori dai barcamp, negli ambienti fotografici, non capita mai di discutere d'idee.
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